Il nuovo complesso del Vomere accoglie le funzioni sia del CDD (centro diurno disabili) che del CSE (centro socio-educativo).
Queste due realtà, che si sviluppano entrambe su blocchi a base rettangolare, si raccordano mediante un corpo centrale che definisce l’ingresso e lo spazio comune, ambiente (quest’ultimo) da destinare ad attività motorie oltre che ludiche ed educative che disvela un’interessante vista sullo spazio aperto circostante.
L’intero progetto si basa sull’idea di creare, all’interno di rigorose geometrie, momenti di sosta attraverso l’ausilio di aree verdi con elementi naturali.
Queste “corti” diventano luogo di distensione e tranquillità; spazi raccolti che permettono agli utenti del centro di relazionarsi con l’esterno attraverso “filtri” ordinati e regolari.
Anche la distribuzione interna è pensata in maniera tale che le attività giornaliere si affaccino sulle corti aperte di modo che l’utente non si senta isolato, ma parte integrante di ciò che lo circonda, venendo a percepire, attraverso la vista, le cadenze temporali della giornata.
Il volume piatto e longitudinale, con le sue finestrature regolari sulle corti, esalta la dimensione orizzontale e la sua relazione con il paesaggio.